mercoledì 26 giugno 2013

Grazie Davite !

L'anno scorso, visti i problemi di adattamento alla distanza, avevo deciso di non fare triathlon lunghi.

Il destino ha quindi voluto che vincessi una "slot" cioè un pettorale all'ironman di Nizza e che verso metà di maggio, alla ripresa degli allenamenti, mi sia venuta la voglia di provare a partire.

Sicchè, pur con 1.000 km in bici circa dal 1 gennaio e 2 lunghi a piedi da 1h e 30', l'altro ieri ero anch'io alle 6.30 del mattino in riva al mare di Nizza con altri 2.800 matti alla ricerca delle sensazioni che solo il nostro sport ci sa dare (forse ^^).

Parto con il mio amico Pagella nella griglia dei 55' giusto per evitare il traffico dello start ma la cosa, chissà come mai, non mi riesce e pur essendo partito per ultimo dopo appena pochi minuti inizio ad incassare botte da tutte le direzioni.

Nuoto comunque piano, come da programma ed esco dall'acqua più o meno col solito tempo di 1h e 11''.

Prendo la bici e parto con entusiasmo per il giretto da 170 km circa sulle montagne dell'entroterra.

Dopo qualche chilometro sulla promenade inizio a pensare che se è lunga la passeggiata in bici figuriamoci nella maratona ...

Riesco a rimuovere il pensiero solo concentrandomi sul cardiofrequenzimetro che tento di tenere basso a costo di farmi sorpassare da una marea di atleti.

Due di essi, proprio davanti a me si agganciano e rischiano di rovinarsi la giornata ma poi se la cavano con uno spavento.

Arrivati allo strappetto iniziale mi ricordo che le ruote "alto profilo" che mi ha imprestato il Doglioli montano il 23 e che salire è faticosetto.

Arrivo in cima a 170 bpm e penso a scendere di battiti mentre una fiumara di concorrenti continua a passarmi.

Vado piano e mi godo il panorama e le strade, bellissime.
Intanto iniziano a formarsi dei grupponi che mi passano senza salutarmi.

La cosa mi lascia perplesso visto che almeno il 50 % di quelli che mi passa era in scia.
Ma le gare all'estero non erano pulite ? Amen, tanto io la gara non l'ho preparata e neanche volendo avrei la forza di entrare in quei gruppetti che mi passano.

Ad un certo punto, in un tratto in discesa, vengo avvertito di un ostacolo imminente da un addetto, giro la curva e vedo un atleta riverso per terra attorno ai soccorritori, immobile e con una pozza di sangue attorno al cranio. Un vero trauma emotivo.

Al primo tratto di salita a seguire trovo un ragazzo di Pietra Ligure con cui ci scambiamo delle impressioni sull'incidente: lui è ottimista ed io provo a credergli.

Quest'ultimo mi strappa poi un sorriso raccontandomi che alle 5.45 era in albergo ed ha aperto gli occhi, ha raccattato tutto veloce ed ha corso come un folle sino alla zona cambio dove è entrato in extremis pochi minuti prima della chiusura.
Ci ritroveremo poi al 37° chilometro di corsa ....

Arrivato ai piedi della salita principale risfodero il mio 23 ma dopo un po' di adattamento alla salita inizio a star meglio. Il vento, le nuvole ed il clima mi sono favorevoli tanto che ricordo di aver fatto molta più fatica nelle scorse edizioni quanto mi sono presentato "in forma" che quest'anno grasso e tapascio.

A metà della salita passo Isabella Boccone ed in cima al colle do un'occhiata al numero di persone al penalty box ove si scontano le sanzioni per scia.
Erano solo in due e se mi passate l'espressione, letta non ricordo dove, puzzavano di capro lontano un miglio.

La mia frazione è continuata con sommo agio se non fosse stato per il vento che a tratti mi ha tolto sicurezza in discesa.

Arrivato a Nizza faccio due calcoli e vedo che ho fatto un tempone in bici, o meglio che ho fatto il mio personale e mi chiedo come mai ?
Le risposte sono due: 1) ruotone perfermanti !!! 2) condizioni climatiche eccellenti.

Rimaneva comunque la parte più dura della gara: la maratona.

Per venti chilomentri ho corso a 5' e 30'', suppongo, fermandomi sempre più lungamente ai ristori.
Al 26° chilometro ho smesso di correre per iniziare a camminare e correre.
Al 33° chilometro sono saltato. Erano 13 chilometri che non mangiavo nulla e non bevevo nulla a parte un po' anzi molta acqua. Solo dopo aver dato di stomaco sono riuscito a riprendere e finire in 12h e 14 con maratona finale il 4 ore e 45' circa.

Che dire, grande impresa e grande soddisfazione con un po' di tristezza per l'atleta della mattina che - a quanto ho letto - è poi morto.

Finisco questo post ringraziando Francesco per le ruote, eolo per l'aiuto in salita, Mariarosa per il supporto logistico (ahahah) ed il mio coach Davite che ha preso in mano una vecchia carcassa come la mia ed in 5 settimane gli ha regalato una maglietta con su scritto finisher.

Grazie coach !!!




giovedì 20 giugno 2013

Ironman unprepared in five weeks, agghiacciante !

Lo scorso fine settimana ho pedalato 4h e mezza il sabato col buon Traversen.

Questo Austro/Mangrogno  quando si allunga sulle protesi in pianura fa spavento: il sottoscritto - drafter basito - assume in tali casi le sembianze di Crozza che imita Conte ed inizia a boffonchiare: agghiacciante !

Domenica ho fatto il lunghissimo a piedi in preparazione di Nizza (sic. !).

Ne è venuto fuori 1h e mezza di corsa ad andatura scalercia; penso 5.30 la prima ora, 6.30 la mezz'ora finale. Quello che più mi ha spaventato sono stati i fiumi di acqua e sudore che affluivano alle mie calzette e giù giù alle mie asics comprate a novembre e quasi nuove ...: agghiacciante !

Lunedì ho chiesto al coach che fare in settimana e lui, dopo 30 centesimi di secondo di riflessione mi ha detto: niente !

Sicchè mi sono adeguato nuoticchiando un 3.000 lunedì, un 1.000 martedì, ed un 1.000 mercoledi.

Oggi ho fatto un combinatino 15' + 15' bici corsa tanto per provare il materiale.
Domani e sabato riposo e domenica superfacciata dal titolo "ironman unprepared in five weeks".


lunedì 10 giugno 2013

A quando il prossimo crash test ?

Ieri ho fatto il mio secondo triathlon stagionale presso la Diga del Molato a cavallo tra la provincia di Piacenza con quella di Pavia, non lontano dal Penice.

Si trattava di un Triathlon medio, o mezzo ironman che dir si voglia (1.9/80/21).

Ho affrontato la prova dopo un mese dalla ripresa degli allenamenti avendo corso assai poco (penso meno di 100 km).

Tuttavia la voglia di gareggiare e comunque di fare sport è sempre tanta ed allora ho tentato l'azzardo nella speranza di correre almeno 10 km ed eventualmente ritirarmi.

Sono arrivato fino al sito di gara con Andrea, Paolino, Stefano ed Alberto facendo la strada normale.

Sul posto con il "fat twin" Traversa abbiamo vestito un body old style delle Frecce Bianche ed un paio di buster francesi color azzurro. Due bumbunì :)

L'acqua della diga era di temperatura ottimale anche se piena di rami e rametti che a tratti davano fastidio.

Alla partenza è andato tutto liscio visto che eravamo 60/70 atleti individualisti.

Il mio nuoto è stato piacevole anche se gli occhialini erano un disastro ed ho dovuto fare un po' di rana per capire dove stavo andando.

Il risultato è stato che sono uscito a metà gruppo con Astore, partito 3' dopo di noi con le staffette ed in preda ad un orgasmo agonistico per avermi beccato, ehehehe.

Al cambio trovo il fat twin Traversa che scappa subito.

Io me la prendo molto comoda sapendo che avrei presto camminato ma faccio un passo prima di aver indossato il pettorale; un giudice (donna) mi ammonisce formalmente (sic. !) e mi dileggia pure osservando "con tutto il tempo che sei stato lì ...".

Conto fino a 10 per non replicare visto che non mi è venuto in mente nulla di opportuno da dire e parto in bici dopo Traversa e Stefanino Davite che staffettava in successione ad Astore e prima del Keniano Paolo.

Il primo tratto della bici era difficile da affrontare a freddo perché saliva leggermente.
Inoltre in quel tratto mi ha passato una decina di atleti al doppio della velocità: complimenti a loro !

La salita dopo Romagnese si è fatta impegnativa.
La discesa invece è stata una vera e propria libidine; chiusa al traffico, presentava lunghi curvoni in cui non frenare: veramente bella !!!

Il secondo giro l'ho fatto soffrendo meno impiegando lo stesso tempo: 1h e 30' recuperando inoltre 5/6 posizioni.

Sceso dalla bici sono partito guardando il cardiofrequenzimetro.

Ricordo che Pizzolato sostiene, con metafora bovina, che il cardio è una sorta di campanaccio per gli atleti poco sensibili.

Devo comunque ammettere che a me il campanaccio serve; ieri in particolare cercavo di stare attorno ai 150 battiti anche se tendevo a salire a 155 / 160.

Attorno al 10 km sono iniziati un po' di dolorini e verso il 14 km ho smesso di guardare il cardio per correre godendomi la gara.

Sta di fatto che ho tagliato il traguardo dopo 1h e 37' di corsa esausto ma contento.

Purtroppo la macchina stava ad 1km e pioveva fitto sicchè ho dovuto correre ancora 5 minuti per andare a cambiarmi in fretta.

E' andata bene: il prossimo crash test lo faccio a Nizza.




giovedì 30 maggio 2013

Hard draft

Martedì avevo in tabella due ore di bici e dopo un po' di allenamenti in solitaria ho deciso di provare a pedalare con qualche amico.
E chi mi vado a sciegliere ?
Traversa, il mio aguzzino !
Il medesimo - bontà sua - non ha voluto infierire ma a tratti ho veramente fatto fatica a stargli in scia; la bambola peggiore l'ho presa in pianura nel tratto che da Bassignana porta a Pellizzari quando sono stato sul punto di chiedergli di mollare.
Sta di fatto che siamo entrati in Valenza a 45' dalla partenza quando da solo arrivo dopo 1h - 1h e 10'.
Totale sgambatina 2 ore; chilometraggio sconosciuto perchè fino a che non arrivo a 1.000 km non voglio vedere il computerino.

Mercoledì era prevista salita in bici e mi sono sciroppato due criceti (Lu, Cuccaro, Camagna, Conzano).
Li ho fatti impegnato ma con tempi non riferibili in questa sede.
Sono venute fuori tre orette di vento e fatica.
Nota positiva: non ho preso pioggia il che, quest'anno, è una notizia !

Oggi, giovedì 29 maggio in tabella avevo ... bici.
Siamo sicuri, ho chiesto al coach Davite, e lui ha confermato.
Ho coinvolto Ivano nella mia uscita e sarà la stanchezza, saranno le sue zip performanti o chissà che altro, ma  ho fatto parecchia fatica a tenere pure la sua ruota.
Non lo tenevo in salita, non lo tenevo in pianura e nemmeno in discesa dove quest'anno, chissà perchè, vado particolarmente forte.
Lasciato Ivano dopo 1h e 15' di vallonato sono andato fino ad Oviglio e ritorno.
Totale uscita 2h e 20'.
Domani la bici sta in garage.


martedì 28 maggio 2013

Genova per noi ...

Domenica era prevista visita parenti a Chiavari.

L'unico modo per salvare capra e cavoli era quella di andarci in bici e l'unico modo per arrivare all'ora di pranzo era partire prestissimo.

Così ho fatto ed alle 7.00 ero in bici con 8 gradi ed un pallido sole a salutare il mio passaggio nella campagna Alessandrina e Tortonese.

Arrivato sino a Tortona per stradine di campagna bucolicamente deserte, ho preso lo stradone per Villarvernia - Serravalle.

Ad Isola del Cantone bevo un caffè ed arrivato a Busalla vedo il cartello Chiavari !
Bene, si gira a sx verso Casella.

Verso Casella mi passa un tale al doppio della velocità (e ci vuole poco) con la mia stessa divisa (magari qualche taglia in meno ...).

Ad un certo punto inizia la salita per Torriglia, molto facile e col vento a favore.

A Torriglia prendo per il paese Scoffera dove trovo una frequentatissima fiera con gara di boscaioli inclusa !

Un vigile mi manda in una certa direzione ed io, insospettito, chiedo: per Chiavari ?
Lui fa cenno di procedere ...

Sta di fatto che inizia una lunga discesa per una stradina amena che mi tedia assai.
Ad un certo punto capisco che sto andando troppo a ponente ma la strada è solo quella ed inizio a preoccuparmi per il pranzo.

Ad un certo punto il dramma: vedo una città per dimensioni che non può essere che Genova.
Che fare ?

Al primo bivio leggo: dx Genova 15, sx Piacenza 120.
Scelgo Piacenza e faccio 20' di salita al medio, per recuperare o meglio nella speranza di recuperare il ritardo accumulato.

Ritrovo la strada alla famosa galleria che porta verso Lumarzo, Gattorna etc ... ed arrivo a Chiavari in 6 ore abbondanti dopo altri 30 km di vento contro.

Amen.

Lunedì ho poi fatto 3.300 metri a nuoto con 8 * 200 - 1 pull buoy 1 completo; recupero 20''.

sabato 25 maggio 2013

Resistenza

Ieri ho corso 35' ed ho saltato il nuoto a causa del forfait del mio allenatore di nuoto, tal Traversa.

Oggi, vista la pioggia, sono andato a Valenza a nuotare. Come da tabella ho fatto un po' di resistenza.

600 riscaldamento
6 * 100 misti tecnica

3 * (3* 200 s.l. - rec. 20'' + 3*100 s.l. - rec. 15'' + 100 sciolti).

Totale 4.000 metri dicononsi quattromilaaaaaa ^^

Nel pomeriggio ho corso 50' facendo parecchia fatica sia a correre che a tenere il cuore sotto i 150 bpm.

Vabbè, sono all'inizio della preparazione, miglioreremo.

giovedì 23 maggio 2013

Bici controvento

La ripresa degli allenamenti mi ha messo di fronte a due problemi "gravi".

Il primo: il peso che mi fa correre male quei pochi minuti che dedico alla disciplina.
Per la cronaca sono arrivato a 40.

Secondo problema è quello del vento contro in bici.
Mi spiego meglio: il vento è SEMPRE contro, qualunque direzione io pigli.

Altro dramma esistenziale è quello per il quale tratti in pianura si sono trasformati in salite e le salite in muri.

Comunque sia e per la cronaca ieri ho fatto due criceti (Cuccaro, Camagna, Conzano, Lu).
Oggi 2h e mezza di pianura .... controvento.


martedì 21 maggio 2013

Di nuovo in pista ?

Dopo 4 mesi di stop pare che la mia tendinite si sia placata sicchè sono due settimane che ho ripreso gli allenamenti.

Ieri ho nuotato controvoglia - dato che oltre alla tendinite è passata pure la voglia - secondo le indicazione del mio coach.

Ecco il report.

600 riscaldamento
200 tecnica
3 * 500 (2* 200 + 100 s,l, in resistenza) - recupero 15''
100 sciolto
pull buoy e bolle fine a 3.500, totale nuotato ^^

giovedì 20 settembre 2012

Correre sotto i 5' al chilometro: un lusso da gestire.

Purtroppo sono 4 anni che combatto con la tendinite all'achilleo sinistro.

Questo fatto mi ha portato negli anni a gestirmi con parsimonia correndo piano e pochino.
Questa primavera ho fatto un 2.000 a chiodo (manetta, turbo, cannone, tavoletta, che dir si voglia) in 7 minuti esatti dopo circa 2 anni che correvo a 5 - 5' e 30'' come un tapascio errabondo.
Vista la prestazione inaspettata ho provato ad inserire nei miei allenamenti qualcosa di più brillante, magari prendendo spunto dagli allenamenti di un mio amico venditore di mais ...
Ed ecco che ieri, assieme a quest'ultimo sodale, mi sono azzardato a provare un 3 km warm up, 8 * 500m forte + 500m recupero + 3 km cool down.
Ne è venuto fuori un 4'10'' - 4' 15'' nei tratti forti e 4'40 - 4'45'' nei tratti d recupero.
Domani torno a correre a 5', non si sa mai che il tendine si incraxi ....

mercoledì 12 settembre 2012

30 anni ed 1 giorno

Sono circa 30 anni che frequento il mondo delle gare podistiche della Provincia di Alessandria e mi sono sempre distinto per l'assenza a qualsiasi premiazione che non fosse a sorteggio.

Non ho mai preso premi per il podista che arriva da più lontano, mai per quello più giovane, più vecchio, tra i primi assoluti, di categoria od altro e ciò a prescindere dal numero dei partecipanti e dal numero dei premiati.

Ero persino orgoglioso di questo record, sia per l'aurea mediocritas che sottende, sia per la sua improbabilità statistica, visto che non di rado capita di trovarsi in 80/100 con premi ad assoluti, categorie, donne, bello del paese e così via pretesteggiando pur di propalare il materiale gentilmente fornito agli organizzatori.

Sennonchè venerdì 31 agosto 2012 sono andato con mia moglie a Pietramarazzi a fare una corsettina di fine estate che mi è sempre piaciuta molto.

E' una notturna, come si diceva in gergo, o meglio serale, di 7 chilometri circa.

In paese, parcheggiando, ripensavo al mio record ed al fatto che ad agosto avevo corso molto poco ma piuttosto forte rispetto ai miei standard da torello modello 5' al km.

Fatto il riscaldamento vedo che il fronte della partenza è stretto e mi metto in prima fila, tutto a destra.

Pronti, via, scatto verso destra con la traiettoria migliore e mi trovo in testa !
Al chè mi passa Riccardo Marino e poi sento dietro di me il tonfo di una caduta, direi di più persone.

Percorsi 200 metri Marino era ancora in testa ed incredulo.
Io secondo e basito ....

Poi, finalmente, ci passa un gruppetto di podisti seri con Gambetta, Albertone, Bertaia etc ...

Li conto, giusto per oliare quel filo di autismo che mi affligge, e mi stimo in ottava posizione assoluta.

Adesso mi prendono, penso.
Sono partito al solito troppo forte, penso.

Al cartello del primo chilometro leggo l'orologio che dice 3' e 36''.
Siamo ai 900 metri, penso.
Adesso mi prendono, penso. ...

Faccio il "dentino" di Pavone, scollino e vedo che Riccardo se ne va ma nessuno rientra.
E che è ? Saranno caduti tutti, mi chiedo.

Passo al secondo km in 4' secchi e poi il terzo, nel piattone attorno allo stabilimento Astra Refrigeranti, in 3' e 52''.

Subisco il cavalcavia della autostrada come se fosse il Mortirolo ed imbocco via Curetta dove Lonardo ha approntato un provvidenziale ristoro.

Cammino 10 metri, bevo e mi sorpassano due, tre, quattro podisti.

Li vedo sfilare e poi mi volto e vedo arrivare la prima donna.

Penso che la salita è il mio terreno e mi metto di lena.
Riprendo qualcuno e scollino 10°, sempre secondo i miei calcoli di cui sopra.

Fatto il discesone finale dove perdo qualche posizione imbocco la rampa finale che conduce alla piazzetta del paese dove c'è l'arrivo tagliato il quale mi avvento sul ristoro finale.
Dopo aver stoppato il cronometro all'arrivo di Mariarosa calcolo che avrò impiegato 31' a fare 7,3 km collinari. Non male !

Stavo per andarmente tutto soddisfatto a casa ma Mariarosa vuole andare al pasta party ove, alla fine delle libagioni, mi chiamano per premiarmi come TERZO di categoria.

Non so se risuccederà ma tanto è batsato per infrangere il record durato 30 anni ed 1 giorno.

martedì 26 giugno 2012

Gatto Pagella e Tronchetto Boris nella frazione RUN

lunedì 18 giugno 2012

Swim Start

lunedì 11 giugno 2012

Meta tabella

Dopo alcune vicissitudini ed una fase di carico svolta un po' al risparmio ecco che inizia la penultima settimana prima dell'ironman di Nizza.

Domani andrò a Valenza a nuotare.

Nei prossimi giorni spero di riuscire a swimmare con frequenza ed inserire, solo questa settimana, un secondo allenamento giornaliero breve con qualche finestrella di qualità di 15' circa.

Il mio allenatore Francesco ed il mio meta-allenatore Pier hanno vistato la tabella, e tanto mi basta.

giovedì 19 aprile 2012

Scarico e dieta proteica

Giovedì scorso, durante un'uscita in bici, ho avvertito sensazioni pessime ed in accordo con il mio coach Doglioli ho deciso di fare un po' di scarico.

Sicchè:
- venerdì ho riposato
- sabato 1.500 metri sciolti a Valenza
- domenica 1h e 10' run (30 lento - 10' soglia - 30' lento)
- lunedì ho riposato
- martedì 1h e 15' bici con qualche scatto
- mercoledì 1h run tra il lento ed il medio (150 bpm)
- oggi 1.750 swim.

Sto cercando di moderare i carboidrati per non prendere peso e debbo dire che vado bene (per adesso).

Probabilmente manterrò gli allenamenti blandi fino al tristar di Cannes e poi si riprende con l'allenamento intenso fino ai primi di giugno.

domenica 8 aprile 2012

Settimana di carico

Ecco i totali della settimana che si conclude domani con un lungo a piedi:

- 6.000 m- nuoto
- 420 km - bici
- 81 km - corsa
^^

 

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