lunedì 10 giugno 2013

A quando il prossimo crash test ?

Ieri ho fatto il mio secondo triathlon stagionale presso la Diga del Molato a cavallo tra la provincia di Piacenza con quella di Pavia, non lontano dal Penice.

Si trattava di un Triathlon medio, o mezzo ironman che dir si voglia (1.9/80/21).

Ho affrontato la prova dopo un mese dalla ripresa degli allenamenti avendo corso assai poco (penso meno di 100 km).

Tuttavia la voglia di gareggiare e comunque di fare sport è sempre tanta ed allora ho tentato l'azzardo nella speranza di correre almeno 10 km ed eventualmente ritirarmi.

Sono arrivato fino al sito di gara con Andrea, Paolino, Stefano ed Alberto facendo la strada normale.

Sul posto con il "fat twin" Traversa abbiamo vestito un body old style delle Frecce Bianche ed un paio di buster francesi color azzurro. Due bumbunì :)

L'acqua della diga era di temperatura ottimale anche se piena di rami e rametti che a tratti davano fastidio.

Alla partenza è andato tutto liscio visto che eravamo 60/70 atleti individualisti.

Il mio nuoto è stato piacevole anche se gli occhialini erano un disastro ed ho dovuto fare un po' di rana per capire dove stavo andando.

Il risultato è stato che sono uscito a metà gruppo con Astore, partito 3' dopo di noi con le staffette ed in preda ad un orgasmo agonistico per avermi beccato, ehehehe.

Al cambio trovo il fat twin Traversa che scappa subito.

Io me la prendo molto comoda sapendo che avrei presto camminato ma faccio un passo prima di aver indossato il pettorale; un giudice (donna) mi ammonisce formalmente (sic. !) e mi dileggia pure osservando "con tutto il tempo che sei stato lì ...".

Conto fino a 10 per non replicare visto che non mi è venuto in mente nulla di opportuno da dire e parto in bici dopo Traversa e Stefanino Davite che staffettava in successione ad Astore e prima del Keniano Paolo.

Il primo tratto della bici era difficile da affrontare a freddo perché saliva leggermente.
Inoltre in quel tratto mi ha passato una decina di atleti al doppio della velocità: complimenti a loro !

La salita dopo Romagnese si è fatta impegnativa.
La discesa invece è stata una vera e propria libidine; chiusa al traffico, presentava lunghi curvoni in cui non frenare: veramente bella !!!

Il secondo giro l'ho fatto soffrendo meno impiegando lo stesso tempo: 1h e 30' recuperando inoltre 5/6 posizioni.

Sceso dalla bici sono partito guardando il cardiofrequenzimetro.

Ricordo che Pizzolato sostiene, con metafora bovina, che il cardio è una sorta di campanaccio per gli atleti poco sensibili.

Devo comunque ammettere che a me il campanaccio serve; ieri in particolare cercavo di stare attorno ai 150 battiti anche se tendevo a salire a 155 / 160.

Attorno al 10 km sono iniziati un po' di dolorini e verso il 14 km ho smesso di guardare il cardio per correre godendomi la gara.

Sta di fatto che ho tagliato il traguardo dopo 1h e 37' di corsa esausto ma contento.

Purtroppo la macchina stava ad 1km e pioveva fitto sicchè ho dovuto correre ancora 5 minuti per andare a cambiarmi in fretta.

E' andata bene: il prossimo crash test lo faccio a Nizza.




1 commenti:

Marco ha detto...

ottimo 1;37 per la mezza finale! complimenti e buon Nizza!

 

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