E' la seconda domenica consecutiva che inizia a diluviare quando salgo in macchina per tornare a casa. Oggi il clima è stato particolarmente favorevole tant'è che alla partenza c'era anche un pallido sole.
Dopo il ritrovo fantozziano alle 6.00 arriviamo a Milano nei tempi giusti (la zona cambio chiudeva alle 8.15).
I numeri sulle transenne erano accostati l'uno all'altro e tra gli atleti c'era nervosismo. Al briefing pre-gara l'organizzatore si è scusato dicendo che era il suo primo triathlon; l'ammenda gli è valsa un applauso.
Partono prima le donne e vedo che Mariarosa nuota disinvolta; spero che possa tenere il gruppetto davanti e constato che ha una avversaria dietro di se.
Gli uomini sono divisi in due batterie. Io sono nella prima, Andrea Traversa nella seconda.
Parto più forte possibile e dopo 200 metri cerco di adottare un ritmo non troppo alto. Penso agli insegnamenti di Fabio, Giampi ed Alberto e tiro dritto (grazie alle boette direzionali).
Al ritorno sento una stangata in faccia ed penso "che cazzotto"; poi realizzo che ho centrato una boetta direzionale con gli occhialini.
Arrivato a terra quello prima di me mi usa come scaletta e torno in acqua.
Finalmente esco e leggo 26' e 11'' sull'orologio.
Per arrivare in zona cambio c'è da correre un bel po' ed il T1 lo faccio in 2' 30''.
In bici perdo subito due o tre persone ed aspetto che mi riprenda qualcuno.
Arriva un gruppetto di 3/4 persone e mi infilo. Con questi signori farò tutta la gara, salvo il fatto che alla fine saremmo aumentati a venti unità circa.
La bici è multilap; ci sono cinque giri attorno all'idroscalo da percorrere. Il percorso presenta due curve strette, tanti tratti con asfalto sconnesso ed alcuni dossi per far rallentare gli automobilisti (moltiplicati per 5 giri i dossi daranno fastidio).
Ad un certo punto passiamo Ilaria. Dopo poco è la Zavanone che ci supera a sua volta.
Osservo: forte e corretta lei, gruppo di venti pi**e il nostro.
Finisco la bici in 1h e 03' circa; il cpu segnava 39,4 km con 37,33 km/h di media.
Parto per la corsa e nei primi km mi passa una ventina di persone (arghhhhhh).
La mia andatura ?
1° - 4' 20''
2° - 4' 25''
3° - 4' 21''
4° - 4' 28''
5° - 4' 41''
6° - 4' 40''
7° - 4' 47''
8° - 4' 56''
9° - 4' 49''
10° - 3' 45''
Dopo il quinto km, dove c'era il giro di boa, ho sofferto molto. Ho pensato che negli sprint mi diverto di più, che giocare a carte è meno caro e tutto il repertorio di maledizioni che le circostanze mi hanno indotto a tirare fuori.
Ad ogni modo finisco in 2h 17' 44''; forse dopo Caldaro 1994 (lì a quanto ricordo feci 2h e 15) è il mio miglior crono di sempre in un Olimpico.
Tra l' 8° ed il 9° km incrocio Mariarosa che corre bene; finirà in 3h e 12'.
Al 6° incrocio Andrea che ha pedalato in 1h 05' e corso in 48': OTTIMO. Lo sapevo che nell'olimpico veniva fuori il ragazzo.
Tra il terzo ed il quarto incrocio Ilaria che è quarta. Così si piazzerà anche alla fine. Lei dice di aver impiegato 2h e 20'; non è soddisfatta perché il raffreddore le ha impedito di esprimersi al meglio. A Pietra avrà soddisfazione sicuramente.
Alla premiazione Ilaria prende un coppa ed un paio di guantini. Andrea Kamalich (nella foto) - dodicesimo assoluto - è premiato come S3. Gli altri, nulla ;-)
1 commenti:
Brava Ilaria e bravo Andrea K.
Comunque sia è andata bene a tutti noi a prescindere dalle posizioni.
Per me una nuova bella esperienza.
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